Tienti pronto!

“Il samsara è una sala d’aspetto. In esso  niente è permanente, tutto scorre. Alcuni arrivano, altri aspettano di essere chiamati. Sei molto fortunato a sapere che ti trovi in una sala d’aspetto. Tienti pronto. Non afferrarti a niente. Devi tornare a casa”.

Poonja

La vita è un sogno

“Cambiano i pensieri, cambia l’esperienza della vita.

Nella tradizione sciamanica viene insegnato che, quando si cambiano le proprie credenze

su una relazione o un avvenimento, viene prodotto un contemporaneo cambiamento

anche sul piano fisico della realtà.

Le nostre aspettative, ciò su cui intratteniamo l’attenzione, attraggono il loro equivalente

materiale; le vicende della nostra vita sono il risultato delle nostre convinzioni.

Come risultato di questa visione dell’esistenza i Kahuna affermano che la vita è un sogno

e che mentre sognamo, gli avvenimenti della nostra vita si concretizzano sul piano

materiale. Pertanto la realtà si trova nella dimensione mentale e quella che chiamiamo vita

reale è il sogno; in particolare, quello che stiamo vivendo nel presente, è solo uno dei

nostri innumerevoli sogni.

Queste affermazioni sono difficili da accettare, perché tutti abbiamo esperienza delle cose

che vediamo e tocchiamo, le consideriamo assolutamente reali e in merito non abbiamo

alcun dubbio.

Ma ogni cosa nell’Universo è composta di atomi aggregati tra loro, all’interno dei quali

delle particelle infinitesimali ruotano su orbite molto distanti l’una dall’altra, lasciando tra

loro grandi spazi vuoti. Se fosse possibile vedere l’Universo attraverso una enorme lente

d’ingrandimento, ci sembrerebbe vuoto!

Negli atomi quella che viene definita materia è pura energia, che vibra a diverse

frequenze. Questo è ciò che afferma anche la fisica quantistica.

Il motivo per il quale il nostro corpo non penetra attraverso i muri è che i rispettivi campi

energetici vibrano a frequenze, talmente simili tra loro, da interferire. Invece, per esempio,

i raggi X e le microonde penetrano attraverso il nostro corpo, senza che ce ne accorgiamo,

perché hanno vibrazioni ad alta frequenza.”

Paola Dianetti Lo sciamanesimo hawaiano

La parabola della bianchezza

[…] Immagina di essere in una stanza bianca,
con le pareti bianche, il pavimento bianco,
il soffitto bianco, e niente angoli.
Immagina di essere sospeso in questo spazio bianco da una forza invisibile.
Sei appeso lì, per aria.
Non puoi toccare nulla, non puoi udire nulla,
tutto ciò che vedi è bianco…
Quanto credi di poter «resistere» nella tua esperienza?
“Non molto a lungo… Esisterei, ma non potrei conoscere nulla su me stesso. Molto presto impazzirei.”
Esatto. Lasceresti la tua mente, in modo letterale.
La mente è quella parte di te che ha il compito di ricavare un senso da tutti i dati che riceve
e senza dati in arrivo non ha nulla da fare.
Ora, nel momento in cui vai «fuori di testa», cessi di esistere nella tua esperienza.
Ovvero, cessi di sapere qualunque cosa specifica su te stesso.
Sei piccolo?
Sei grande?
Non puoi saperlo,
perché non c’è nulla al di fuori di te con cui compararti.
Sei buono?
Sei malvagio?
Non puoi saperlo.
Non puoi neppure sapere se sei davvero lì, perché non hai punti di riferimento.
Puoi concettualizzare, certo, ma non puoi sperimentare nulla.
Poi accade qualcosa che cambia tutto…
Appare un puntino sulla parete,
come se qualcuno lo avesse disegnato con una penna stilografica.
Nessuno sa realmente come ha fatto quel punto ad arrivare lì,
ma non ha importanza,
perché è ciò che ti ha salvato…
Ora ci sei tu,
e c’è il Punto Sulla Parete.
Improvvisamente puoi di nuovo prendere delle decisioni,
puoi di nuovo fare delle esperienze.
Il punto è lì, e ciò significa che tu devi essere qui.
Il punto è più piccolo di te, quindi tu sei più grande di lui.
Puoi cominciare di nuovo a definirti, in rapporto al Punto Sulla Parete.
Il tuo rapporto con il punto diventa sacro, perché è stato lui a restituirti un senso di te stesso…
Ora nella stanza arriva un gattino.
Tu non sai chi sta provocando questi eventi,
ma sei contento, perché ora puoi prendere altre decisioni.
Il gatto sembra più morbido di te.
Ma tu sembri più intelligente (almeno a volte!).
E sei più forte.
Nella stanza cominciano ad apparire altre cose
e tu inizi a espandere la tua definizione di Te Stesso.
Poi… finalmente comprendi:
Solo in presenza di qualcos’altro puoi conoscere te stesso.
Questo qualcos’altro è ciò che tu non sei.
Perciò:
in assenza di ciò che Non Sei…
ciò che Sei… non é.
Hai ricordato un’enorme verità e assumi l’impegno di non dimenticarla mai più.
Ricevi a braccia aperte tutto ciò che arriva nella tua vita: persone, luoghi, cose.
Non rifiutare nulla, perché ora sai che tutto ciò che appare nella tua vita è una benedizione:
ti offre una nuova opportunità di definire chi sei e di conoscerti in quel modo.”

Neale Donald Walsch

The Voyage of Life

“Le cose cambiano. Stamani la camicia era pulita e stirata; adesso è sporca e stropicciata. Le banane, che erano acerbe, sono maturate. E il caffè nella tazzina si sta raffreddando. Nemmeno io sono quello di una volta: sono invecchiato, ho perso molti capelli, ho letteralmente cambiato ogni cellula del mio corpo. Eppure c’è un senso importante per cui sono sempre io, così come è naturale pensare che questa camicia sia proprio quella che ho indossato al risveglio e queste banane le stesse che ieri erano in negozio…”

Achille Varzi