Gifu – Il dono del tempo

“Pensavo di conoscere il significato della parola tempo poichè il mio pensiero ne creava le sfaccettature e le angolazioni. Poi, quando mi convinsi della sua inesistenza, vidi sgretolarsi davanti ai miei occhi le impalcature sorrette dalla mente. Fu in quel momento che si aprì un varco oltre la visione atemporale”.

Irene Belloni

La molteplicità dell’Uno

“Cecio andò a cercare l’asino, il suo vecchio asino. E lo trovò nella stalla, accanto a quell’altro con cui era venuto. Cecio si mise ad accarezzare il suo, e gli diede da mangiare dell’orzo. Poi distribuì equamente il foraggio ad entrambi.

“Allora, voi due, vi fate buona compagnia? Non siete gelosi? Siete ben più saggi degli uomini: non c’è odio nei vostri occhi! Questo è un giorno felice per me; se i miei lo sapessero, i loro cuori sarebbero pieni di collera; dì, vecchio mio, mi capisci? Ma sì! Hi-ha! Che peccato non poter parlare, tu e io!… Ora sono stanco, non fate rumore: voglio riposare un’oretta tra voi.”

Egli si distese e si addormentò.

E improvvisamente sentì gli asini che parlavano tra loro. Il Vecchio disse al nuovo:

“Non battere lo zoccolo, lascia dormire Cecio!”

Il Nuovo disse:

“Chi è Cecio?”

“Quello che sta dormendo qui, in mezzo a noi.”

Il Nuovo disse:

“Ma no, si chiama Her-Bak!”

“No, è Cecio.”

Il Nuovo sbuffò dalle froge e disse:

“Lasciamo perdere! Non mettiamoci a litigare come degli uomini!”

Il Vecchio disse:

“Hai ragione! E’ già terribile che Cecio ci possa credere gelosi!”

Il Nuovo sbuffò tre volte come per ridere:

“Gelosi! Bisogna essere in due per essere gelosi!”

“Già, ma il bambino è convinto che noi siamo due”

“Sì, ragiona anche lui come gli uomini che contano le greggi, e dicono: gli asini, le mucche, i cani.”

“La cosa più buffa è che dicono: le formiche, le api!”

Il Vecchio scrollò il capo:

“E’ come se dicessimo ‘due uomini’ parlando dei loro occhi, o ‘due uomini’ parlando delle loro orecchie, e così via”

“Sì, ma non continuare, ti prego, è troppo stupido. Finchè si crederanno separati in tanti piccoli uomini, si combatteranno, è evidente. Sono davvero persuasi di essere indipendenti gli uni dagli altri!”

Isha Schwaller De Lubicz in Her-Bak Cecio

Il guerriero di pace

“Tutti ti dicono cosa devi fare e cosa è meglio per te. Lo fanno perché non vogliono che trovi le tue risposte. Vogliono che tu creda alle loro”
“Lasciami indovinare, tu vuoi che io creda alle tue”
“No. Io voglio che tu smetta di cercare informazioni dall’esterno e inizi a cercarle dentro di te”
“Cosa sei, il membro di una setta o qualcosa di simile?”
“Le persone hanno paura di cosa c’è dentro di loro, ma quello è l’unico posto in cui riusciranno a trovare ciò di cui hanno bisogno”.

Dialogo tratto dal film Peaceful Warrior

Oltre il palcoscenico, si staglia la visione del reale.

“Di tanto in tanto è divertente chiudere gli occhi e, al buio, dire a noi stessi: “Sono un mago e, quando riaprirò gli occhi, vedrò un mondo creato da me, del quale io solo sono completamente responsabile”. Lentamente, quindi, le palpebre si sollevano come un sipario che si alza sul palcoscenico. Ed ecco, là, il nostro mondo, tal e quale l’abbiamo immaginato”.

Richard Bach