The Voyage of Life

“Le cose cambiano. Stamani la camicia era pulita e stirata; adesso è sporca e stropicciata. Le banane, che erano acerbe, sono maturate. E il caffè nella tazzina si sta raffreddando. Nemmeno io sono quello di una volta: sono invecchiato, ho perso molti capelli, ho letteralmente cambiato ogni cellula del mio corpo. Eppure c’è un senso importante per cui sono sempre io, così come è naturale pensare che questa camicia sia proprio quella che ho indossato al risveglio e queste banane le stesse che ieri erano in negozio…”

Achille Varzi

Ombre dell’anima

“I nemici non sono nè buoni nè cattivi, semplicemente Sono.

Sono necessari quando rimani immobile in una vita a cui aderisci per mera abitudine,

Sono i detentori di un sapere di cui non riesci a vederne la Luce,

Sono ombre che la tua anima proietta.

Con una scrollata di spalle, li puoi superare.

Ricambiando l’odio, ne rimani sopraffatto.”

 

Irene Belloni

 

 

La strada della Vita

“Molti la chiamano destino,

altri la chiamano caso

e altri ancora karma,

ma io preferisco chiamarla strada.

Ecco ciò su cui volevo farvi riflettere.

Il cambiamento.

A ogni curva la strada cambia

e a una discesa

può succedere un’altra discesa e poi un’altra ancora

o esserci un saliscendi continuo.

E non è solo questione di pendenza o di difficoltà,

ma anche di variazione di paesaggi e di esperienze

che si attraversano lungo questo percorso.

Vi sono momenti nei quali avvengono

variazioni così improvvise

da trasformare la vita in modo

da non sembrare neanche più la stessa.

Cambiano i personaggi, cambiano le comparse

e cambiano pure gli attori

che andavano per la maggiore.

Così in questi casi, che sono poi i casi di ogni vita,

cambiano le esperienze

e si apre un mondo nuovo e riesplode l’energia.

Il bello della strada di ciascuno è proprio identificabile

in queste variazioni o salti,

in realtà sconosciuti fino a poco prima.

Chissà cosa vi riserverà la vostra strada alla prossima curva?!”

 

C.M. in Un soffio di serenità – di C.Tenca, R. Barioglio, S. Montarolo

Strano piccolo pianeta

“Questi appunti di stasera, ti dicono niente?”

“Non lo so ancora. Un paio di loro mi dicono che non sono troppo sicuro che questo pianeta sia la mia patria. Hai mai la sensazione di essere un turista sulla terra? Cammini per strada e d’un tratto ti pare di essere capitata dentro una cartolina illustrata? Ecco come vive la gente di qui, in grandi scatole a forma di casa per tenersi al riparo dalla “pioggia” e dalla “neve”, con fori sui lati per poter guardare fuori. Vanno in giro dentro scatole più piccole, dipinte in vari colori, con ruote agli angoli. Hanno bisogno di questa “cultura della scatola” poichè ciascuna pensa a sè come reclusa in una scatola chiamata “corpo”, braccia e gambe, dita per prendere matite e attrezzi, linguaggi perchè hanno dimenticato come comunicare, occhi perchè hanno scordato come vedere. Strano piccolo pianeta. Vorrei che tu fossi qui. Tornerò presto a casa. Ti è mai successo?”

Richard Bach Un ponte sull’Eternità Una storia d’amore