Gifu – Il dono del tempo

“Pensavo di conoscere il significato della parola tempo poichè il mio pensiero ne creava le sfaccettature e le angolazioni. Poi, quando mi convinsi della sua inesistenza, vidi sgretolarsi davanti ai miei occhi le impalcature sorrette dalla mente. Fu in quel momento che si aprì un varco oltre la visione atemporale”.

Irene Belloni

Il guerriero di pace

“Tutti ti dicono cosa devi fare e cosa è meglio per te. Lo fanno perché non vogliono che trovi le tue risposte. Vogliono che tu creda alle loro”
“Lasciami indovinare, tu vuoi che io creda alle tue”
“No. Io voglio che tu smetta di cercare informazioni dall’esterno e inizi a cercarle dentro di te”
“Cosa sei, il membro di una setta o qualcosa di simile?”
“Le persone hanno paura di cosa c’è dentro di loro, ma quello è l’unico posto in cui riusciranno a trovare ciò di cui hanno bisogno”.

Dialogo tratto dal film Peaceful Warrior

Oltre il palcoscenico, si staglia la visione del reale.

“Di tanto in tanto è divertente chiudere gli occhi e, al buio, dire a noi stessi: “Sono un mago e, quando riaprirò gli occhi, vedrò un mondo creato da me, del quale io solo sono completamente responsabile”. Lentamente, quindi, le palpebre si sollevano come un sipario che si alza sul palcoscenico. Ed ecco, là, il nostro mondo, tal e quale l’abbiamo immaginato”.

Richard Bach

Chi siamo noi?

“Chi siamo noi, chi è ciascuno di noi se non una combinatoria d’esperienze, d’informazioni, di letture, di immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario d’oggetti, un campionamento di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili”.

Italo Calvino

Ciò che conta è tutto dentro di Noi

“Se tracci col gesso una riga sul pavimento, è altrettanto difficile camminarci sopra che avanzare sulla più sottile delle funi. Eppure chiunque ci riesce tranquillamente perché non è pericoloso.

Se fai finta che la fune non è altro che un disegno fatto col gesso e l’aria intorno è il pavimento, riesci a procedere sicuro su tutte le funi del mondo. Ciò che conta è tutto dentro di noi; da fuori nessuno ci può aiutare. Non essere in guerra con se stessi, vivere d’amore e d’accordo con se stessi: allora tutto diventa possibile. Non solo camminare su una fune, ma anche volare.”

Herman Hesse

L’invisibile comunità

“Se tutti pensassimo agli altri e avessimo la sensazione di questa tacita, invisibile comunità, credo che ci capiremmo, i nostri nervi delicati e irrequieti sarebbero capaci di comunicazione e di replica, senza parole potremmo narrarci, per molte tacite miglia notturne, la nostra vita, le nostre pene e le nostre speranze. Potremmo forse piangere su destini a noi estranei, e nel comunicarli, anche i nostri ci sembrerebbero nuovi e graditi. Riscopriremmo in persone sconosciute nessi e intuizioni affiorati anche nella nostra vita, la cerchia si allargherebbe e vedremmo, tesi tra i continenti e le razze, i fili i cui capi credevamo di tenere in mano. Sfiorando questi fili come singole corde di una grande arpa ci poeteremmo una nuova vita, comune e più limpida, e faremmo quei passi verso la conoscenza dell’eterno che da soli non possiamo fare.”

Herman Hesse