Il tramonto infittisce,
sui graffi di un volo corvino,
stringendosi rapace
nel diradarsi di ali blu cobalto.
Tiepida malinconia tra le mani di foglia,
caligine impalpabile di un orizzonte:
Diaframma tra le ombre
Di un ologramma sincopato,
percezione imperitura della frattura del giorno.
Piani sottesi di livelli impercepibili alla mente,
notte nella luce,
luce nella notte,
temperata mestizia di lame iridescenti
a scomparire tra gli sbadigli di un gatto.
Mestizia karmica di lampare,
sorgenti aliene che infiammano una collina
nella vibrazione di una candela,
accordo stonato sulla scia delle stelle.
Immantinente la notte ci porge il suo dono,
silenzi assopiti sulle foglie del tempo,
scorrere indefinito e delicato
di una sempiterna coscienza,
rugiada consumata dalle ore,
frammenti mentali chiamati istanti,
consapevoli cambi in una coscienza
che sa trattarsi della polvere di un sogno…
un semplice soffio che spargerà, stingendosi,
oltre le dita che vogliono afferrare il senso,
nel telaio indelebile
di un’allucinazione chiamata vita…
Massimiliano Cantone