L’unità divina

“Ora ascolta attentamente: il tuo corpo è la conseguenza, il risultato della separazione; è soltanto la parte visibile del tuo vero Sè. L’altra metà è rimasta nel non-manifesto, nella parte inconscia del tuo essere. Se riunisci le due metà complementari, puoi ritrovare l’unità divina! E’ assolutamente impossibile vivere fisicamente questa unità, rendere visibile anche la tua metà invisibile, materializzarla, e riunirle entrambe: perchè una coscienza non può animare due corpi, e se tu volessi vivere nel tuo corpo l’essenza della tua metà complementare, allora moriresti.

E’ proprio perchè si è separato dalla sua metà complementare, che il corpo è diventato visibile e riconoscibile. Quindi, il riunirsi delle due metà implicherebbe obbligatoriamente la distruzione del corpo. Tuttavia, puoi vivere in questo corpo l’unità divina con la tua metà complementare in uno stato di coscienza! Puoi espandere la coscienza fino a rendere cosciente il tuo inconscio, fino a vivere consciamente in te la tua metà non manifesta ed invisibile, fino a realizzare, in tal modo, l’unità divina nella tua coscienza. Mentre il tuo corpo esiste nel mondo creato e visibile, tu puoi nuovamente unirti al tuo vero Sè, dal quale ti sei separata, e provare la felicità suprema di vivere Dio, di essere Dio.

Tutto ciò che è stato creato aspira a ricomporsi; ogni essere vivente cerca la sua metà complementare per unirsi di nuovo con essa, e le forme positive maschili cercano le forme negative femminili e viceversa. Questo ardente desiderio delle forze positive e negative forma la struttura di base stessa della materia, ossia: la materia non esisterebbe senza quest’aspirazione a riunirsi, ad essere Dio, che crea la forza d’attrazione fra le energie positive e negative; tutto il mondo è costruito su questo desiderio, fonte di tutte le energie del mondo manifesto, di cui si serve la natura proiettandolo nel corpo sotto forma di energia sessuale.

Fintantochè una creatura cerca la sua metà all’esterno, nel mondo visibile creato, non troverà mai l’unità, perchè la sua metà complementare non è separata da lei, al di fuori, nel mondo manifesto, ma è proprio in lei, nella sua parte manifesta, nell’inconscio. Nessuna creatura potrebbe esistere se non avesse la sua altra metà nel mondo non manifesto: prendi il tuo esempio, figlia mia; il contrario di tutto ciò che sei nella tua parte cosciente, il contrario di tutto ciò che manifesti, si trova nella tua parte inconscia che, comunque, ti appartiene, che è comunque te. Non puoi trovare la tua metà complementare al di fuori, in un uomo in carne ed ossa, per esempio, ma soltanto nella parte inconscia del tuo Sè. Quando, nella coscienza, riunisci le due metà del tuo Sè, allora ritrovi lo stato del Nulla-Tutto, e sei di nuovo identica a Dio!”

Elisabeth Haich Iniziazione: memorie di un’Egizia

Atto psicomagico

“Un atto psicomagico è un’azione un po’ strana che una persona compie per sbloccare un’emozione repressa. Ti faccio un esempio. Sono tanti anni che non vedo mio padre, perchè ho bisticciato con lui tanto tempo fa; io sono troppo orgoglioso per telefonargli,  e lui anche. Allora decido un giorno di andare a trovarlo a casa sua senza preavviso e di abbracciarlo forte senza dire una parola. Non ho nessuna voglia di farlo, perchè per me è un segno di sottomissione, ma mi faccio forza e vado lo stesso. Questo atto sblocca il mio risentimento e da quel momento non ho più un peso sullo stomaco. Non importa come reagirà mio padre, perchè per me è come prendere una medicina. Di norma, comunque, l’atto psicomagico serve a tutti coloro che, nolenti o volenti, vi sono coinvolti.”

Salvatore Brizzi/Riccardo Geminiani Il bambino e il mago

L’esistenza è una tua invenzione

“L’esistenza è una tua invenzione, e come tale dipende solo da te; consciamente o inconsciamente tu disegni le situazioni della tua vita.

Le masse brulicanti immerse nel sonno restano vittime del Caso, dell’accidente perchè l’essere umano che non sa e non controlla cosa accade al suo interno, nel suo essere, non può modificare volontariamente la sua realtà. Crea anch’egli la sua esistenza – perchè questa legge è uguale per tutti – ma non lo fa attivamente, si accontenta di subire passivamente la recita allestita dai contenuti del suo subconscio.

Invece l’Eroe, il semidio – l’uomo sveglio – possiede una missione che puntualmente realizza, e nessuno gli si può opporre. La conquista di un Destino individuale e la fuga dalle leggi meccaniche cui sottostanno le masse rappresenta l’autentico Percorso dell’Eroe.

Il Sistema è perfetto così com’è. L’unico che deve cambiare sei tu!

Esci dal tumultuoso torrente degli eventi e prendine il controllo. Sii domatore di fiumi. Nell’accusare il Sistema del tuo fallimento lo stai idolatrando, gli stai assegnando i poteri di un Dio, ti inginocchi ai suoi piedi, ti pieghi al suo volere, ne diventi schiavo. In altre parole: stai facendo il suo gioco, ne sei complice. Dare la colpa per quanto ti accade a qualcuno che non sei tu, significa trasferire la Forza da te a lui.

La svolta consiste nell’attribuirti ogni responsabilità per ogni evento che ti coinvolge, bello o brutto che sia.

Il Sistema è tarato sul livello di coscienza delle masse. Il cibo, la medicina, le leggi, l’istruzione… tutto è pensato per gestire la coscienza di massa. Il Sistema è perfetto, così come l’Universo è perfetto. La responsabilità di uscire dal Sistema è solo tua, si trova interamente nelle tue mani, non in quelle del Sistema. Ma se vuoi essere libero devi esserlo rispetto ai tuoi stessi meccanismi interiori, non rispetto a qualcuno che si trova là fuori. Là fuori ci sono solo le tue proiezioni, i tuoi sogni, i tuoi incubi.

Non c’è guerra più santa di quella condotta verso i propri meccanismi interiori. Una guerra silenziosa, fatta di autosservazione… una partita a scacchi con se stessi.

Se tu sei infelice a causa del Sistema, allora il Sistema è più forte di te; e se è più forte di te non puoi vincerlo. Quando incominci a sentire nella carne che sei interamente tu la causa di tutto ciò che avviene nella tua vita, allora tu diventi più forte del Sistema e decidi la tua felicità indipendentemente da come esso è strutturato in un dato periodo storico”.

Salvatore Brizzi Il libro di Draco Daatson