La bussola del cuore

“L’essenziale è invisibile agli occhi.”

Un lungo silenzio, poi continuò:

“I nostri sensi amano ingannarci, e gli occhi sono i più ingannevoli di tutti. Ci inducono ad avere troppa fiducia in loro. Crediamo di vedere solo quello che c’è intorno, ma quello che percepiamo è solo la superficie. Dobbiamo imparare a comprendere l’essenza delle cose, la loro sostanza, e per fare questo gli occhi ci sono più d’impedimento che altro. Ci inducono a distrarci, e noi ci lasciamo abbagliare. Chi si fida troppo dei propri occhi trascura gli altri sensi, e non intendo solo le orecchie  e il naso. Parlo di quell’organo che è dentro di noi e per il quale non c’è un nome. Chiamiamolo la bussola del cuore.”

Jan-Philippe Sendker L’arte di ascoltare i battiti del cuore

Siamo tutti collegati

 

“Noi tutti siamo responsabili poichè, per il solo fatto di essere stati creati, siamo tutti collegati. Ogni essere umano ha legami invisibili, eterici, non solo con gli altri esseri umani, ma anche con gli animali, le piante, come pure gli angeli, gli arcangeli… Direte: “Ma perchè?”. Non ci si deve fare domande; è così, è il Creatore che ha fatto le cose in questo modo: nell’universo non esiste granello di polvere, non esiste cellula o elettrone che con le sue vibrazioni non sia collegato all’intero universo. A dispetto delle apparenze, la separazione non esiste: è un’illusione, niente è separato. Anche senza saperlo siamo in comunicazione con l’universo: tutto il nostro essere è costantemente in comunicazione con l’intero cosmo.”

Omraam Mikhael Aivanhov La pedagogia iniziatica

Voi siete ciò che osservate…

“Sto leggendo le parole di questa pagina,  e la pagina sembra certamente separata… da chi la sta leggendo. Ma se astraggo la “pagina” dal campo della visione per farne un oggetto mentale , questo concetto appare separato da me come un oggetto nella mia coscienza. Non c’è una sensazione chiamata Io che sente una sensazione chiamata pagina! Piuttosto c’è una sola sensazione. Il dentro è il fuori… Voi infatti siete ciò che osservate. Così la divisione, lo spazio tra il “soggetto qui dentro” e “l’oggetto là fuori” è una sottile illusione”.

Ken Wilber

Il viaggio della vita

 

“Viviamo in un’atmosfera di oscurità e disperazione, ma ciò è perché i nostri occhi sono abbassati e fissi verso terra, con tutte le sue manifestazioni fisiche, materiali e grossolane. Se l’uomo, invece di tutto ciò, procedesse il suo viaggio della vita guardando – non verso il cielo, che è solamente una metafora, ma dentro se stesso e centrando il suo punto di osservazione sull’uomo interiore, presto egli potrebbe sfuggire dalle spire del grande serpente d’illusione. Dalla culla alla tomba la sua vita allora potrebbe diventare sopportabile e valere la pena di vivere anche nei suoi momenti peggiori.”

Helena Petrovna Blavatsky