Il paradiso è qui, adesso

“L’illuminazione è la comprensione che non esiste nessun luogo in cui recarsi, niente da fare, e nessuno che tu debba essere tranne esattamente chi sei stato fino a questo momento.

Sei in viaggio diretto in nessun posto.

Il paradiso, come lo chiami tu, non è in nessun posto. Il paradiso è qui, adesso.”

Neale Donald Walsch

 

Le porte della percezione

“Essere illuminati significa essere consapevoli, sempre, della realtà totale nella sua immanente diversità, esserne consapevoli eppure rimanere in condizioni di sopravvivere come animale, di pensare e sentire come essere umano, di ricorrere in ogni caso al ragionamento sistematico. Il nostro obiettivo è di scoprire che siamo stati sempre dove dovremmo stare”.

Aldous Huxley Le porte della percezione

Dove finisce l’anima di uno e comincia quella dell’altro?

Allora dov’è l’anima?

Dove credi che sia?

Dietro il terzo occhio?

In mezzo al petto, a destra del cuore, proprio sotto la cassa toracica?

No.

Okay, mi arrendo.

È dappertutto.

Dappertutto?

Sì.

Come la mente.

Niente affatto. La mente non è dappertutto.

No? Credevo che avessi detto “in ogni cellula del corpo”.

Questo non significa “dappertutto”. Tra le cellule ci sono degli spazi. Di
fatto, il vostro corpo è costituito per il novantanove per cento di spazio.

Ed è lì che si trova l’anima?

L’anima si trova dappertutto, dentro, fuori e intorno a voi. È ciò che vi
contiene.

Aspetta un attimo! Mi è sempre stato insegnato che il corpo è il contenitore
dell’anima. “Il corpo è il tempio del tuo essere.”

È una figura retorica.

Serve ad aiutare la gente a capire che siete qualcosa di più del vostro
corpo, che c’è qualcosa di più grande di voi. E infatti l’anima è più grande
del corpo. Non è con­tenuta dal corpo, ma lo contiene.

Ti ascolto, ma faccio fatica a capirTi.

Hai mai sentito parlare dell’aura?

Certamente. L’aura è l’anima?

È ciò che, nel vostro linguaggio, può esservi utile per comprendere una
realtà enorme e complessa.

L’anima è ciò che vi tiene insieme, proprio come l’anima di Dio è ciò che
contiene l’universo, e lo tiene insieme.

Caspita. Questo è il contrario di tutto ciò che ho sempre pensato.

Aspetta, figlio Mio. I contrari sono soltanto incominciati.

Ma se l’anima è, in un certo senso, l’aria dentro e fuori di noi, e se
l’anima di ciascuno di noi è la stessa, dove finisce l’anima di uno e
comincia quella dell’altro? Oh, non dirmelo, non dirmelo…

Vedi? Conosci già la risposta.

Non c’è un posto in cui l’anima di un altro finisce e la nostra comincia!
Proprio come non c’è un posto do­ve finisce l’aria del soggiorno e inizia
quella della cuci­na. È tutta la stessa aria. Ed è tutta la stessa anima!

Hai appena scoperto il segreto dell’universo.

E se Tu sei ciò che contiene l’universo, come noi siamo ciò che contiene i
nostri corpi, non c’è un posto dove Tu “finisci” e noi “cominciamo”.

Ehm..

Schiarisciti pure la gola, ma per me questa è una ri­velazione miracolosa!
Voglio dire, so di averlo sempre saputo, in un certo senso, ma ora lo
capisco!

Ed è grandioso, vero?

Vedi, il mio problema rispetto a questo, nel passato, è che il corpo è un
contenitore definito, e rende possi­bile distinguere tra “questo” corpo e
((quello)). Ho sempre pensato che l’anima abitasse nel corpo, e quindi
distinguevo tra un’anima e l’altra.

È un ragionamento logico.

Ma se l’anima è dappertutto, dentro e fuori del corpo, nell’aura, come hai
detto Tu, dove finisce l’aura di una persona e inizia quella di un’altra? E
ora riesco a vedere davvero, per la prima volta, come è possibile che
un’anima non finisca e un’altra non cominci, e che fisicamente vero che
siamo tutti Uno.

Evviva! È tutto ciò che posso dire. Evviva!

Ho sempre pensato che questa fosse una verità me­tafisica. Ora vedo che è
una verità fisica. Accidenti, la religione è appena diventata scienza.

Non dire che non te l’avevo detto.

Neale Donald Walsch Conversazioni con Dio

Tutte le persone che incontriamo hanno un messaggio per noi

“Secondo il Manoscritto, nessuno incontro avviene per caso: chiunque attraversi il nostro cammino ha una ragione per farlo, oltre che un messaggio per noi. E’ di vitale importanza ricordarsi di rimanere vigili in modo da riconoscere le persone con cui serve entrare in connessione. Il Manoscritto ci suggerisce di stare attenti a eventuali contatti visivi spontanei con gli estranei, o una insolita sensazione di famigliarità nei loro confronti. Una persona può ricordarci qualcuno che conosciamo, e questa intuizione è una traccia che spinge a esplorare il significato di tale contatto. Che cosa può dirci questa persona in merito alle nostre difficoltà? Se conversiamo con un individuo incontrato per caso senza trovare nelle sue parole nessun messaggio relativo alle nostre problematiche attuali, ciò non vuole necessariamente dire che non ce ne siano. Significa semplicemente che non siamo riusciti a scoprirlo subito”.

Citazione tratta dal film La profezia di Celestino