“Chiamate ad alta voce le cose
che ancora non sono
così come se già esistessero”.
Piccolo Corvo (Capo Indiano Arapaho)
“Chiamate ad alta voce le cose
che ancora non sono
così come se già esistessero”.
Piccolo Corvo (Capo Indiano Arapaho)
“Ognuno di noi possiede una concezione ben definita del proprio sé, dell’«io». Inoltre condividiamo obiettivi comuni: aspiriamo alla felicità e rifuggiamo la sofferenza. Anche gli animali ricercano la felicità e rifuggono la sofferenza, ma non possiedono capacità specifiche per pensare a come conseguire una felicità più profonda o a come superare il dolore. Essendo dotati della facoltà del pensiero, noi esseri umani abbiamo un maggiore potenziale e dobbiamo usarlo.
A tutti i livelli – come individui o membri di una famiglia, di una comunità, di una nazione o di un pianeta – gli avversari più pericolosi che dobbiamo fronteggiare sono la rabbia e l’egoismo. L’egoismo al quale faccio qui riferimento non è la consapevolezza di sé, ma un’attenzione esagerata verso voi stessi. Inoltre, nessuno può dirsi felice quando è arrabbiato. Finché la rabbia domina il nostro animo, una felicità duratura è impossibile. Per conseguire pace, tranquillità e un autentico senso di fratellanza, dobbiamo ridurre la rabbia e coltivare gentilezza e cordialità.
Coltivando un atteggiamento di cordialità possiamo trasformare anche gli altri. Se diventiamo esseri umani più buoni, i nostri genitori, nostra moglie o nostro marito, i nostri figli, i nostri vicini e amici saranno meno inclini alla rabbia. Diventeranno più cordiali, compassionevoli e armoniosi. L’ambiente intorno a noi sarà più sereno, il che favorirà la buona salute e forse una vita più lunga.
Si può essere ricchi, potenti e colti ma, senza l’influsso benefico della felicità e della compassione, non avremo la pace in noi né in famiglia, e di questo soffriranno anche i bambini. La gentilezza è essenziale per la pace mentale. La questione è se siamo o meno in grado di praticare la gentilezza e la pace. Molti dei nostri problemi sorgono da comportamenti come il voler primeggiare a tutti i costi. So per esperienza diretta che è possibile mutare tali comportamenti errati e migliorare la nostra mente. Benchè sia priva di forma e colore, e talvolta si dimostri debole, essa può diventare più forte dell’acciaio. Per addestrarla, occorre esercitare la pazienza e la determinazione necessarie a forgiare quell’acciaio. Se si fa pratica con forte volontà e grande perseveranza, senza desistere di fronte alle molte difficoltà iniziali, si finirà per avere successo. Con la pazienza, la pratica e il tempo, i cambiamenti arriveranno.
Non cedere. Se sei pessimista fin dall’inizio, non ce la farai di certo. Se sei fiducioso e ottimista, in qualche modo il successo arriverà. Non è importante vincere la medaglia d’oro, ma fare del proprio meglio”.
Dalai Lama