
“Gli studi dell’Heart Math Institute, organizzazione che da anni si occupa del rapporto tra cuore e cervello, evidenziano che quando sperimentiamo sentimenti come l’amore, la gratitudine, l’apprezzamento e la compassione, il nostro cuore, con la sua frequenza in hertz, produce un campo elettromagnetico che è di 5000 volte più forte di quello del cervello, rilevabile fino a 2-4 metri attorno alla persona misurata. Gli stessi studi dimostrano inoltre che in questo caso, per l’effetto chiamato “trascinamento”, il cervello tenderà a sincronizzarsi alla frequenza del cuore, creando appunto la cosiddetta coerenza tra cuore e cervello.
Questa coerenza fa sì che il cervello mandi un segnale di rilassamento all’intero corpo, permettendo alla singole cellule di svolgere le migliaia di funzioni al secondo che producono quando non siamo soggetti a stress di vario tipo. In altri termini emettiamo un segnale di armonia in cui il corpo è libero di funzionare al meglio delle sue possibilità. Inoltre, è stato scoperto un piccolo cervello nel cuore composto da 40000 neuroni: un’intelligenza del cuore. Queste ricerche sono importantissime e ci danno conferma di ciò che ci è stato detto da sempre da diverse culture.
Secondo la visione della medicina tradizionale cinese, ad esempio, il cuore è l’imperatore, la sede dello Shen, dello spirito, dell’intelligenza divina della vita. In sanscrito la parola Hridaya, indica il cuore, ma anche la realtà ultima, il centro di tutto, il cuore del cosmo, il segreto più intimo dell’universo, il suo respiro. Nella lingua giapponese, la parola Kokoro indica l’unione di cuore e mente, cuore e mente in armonia, in coerenza tra di loro.
Quando prestiamo attenzione alla vita, entriamo nello spazio magico del tempo presente, senza filtri, memorie, programmi inconsci e paure. L’amore è la coscienza dell’unità e quando siamo in questo stato ogni cellula ne ha beneficio, emaniamo un campo che può influenzare gli altri e siamo in uno stato di unità, siamo ispirati.
La nostra evoluzione personale e collettiva dipenderà dalla nostra capacità di portare coscienza nel nostro quotidiano, nel rapporto con la nostra vita e nel rapporto con il mondo.
La nostra evoluzione personale e collettiva sarà compiere il viaggio più lungo che ogni singolo uomo deve intraprendere da sempre: quello che copre la distanza tra la mente e il cuore.”
R. Carone e F. Tuzzi (Prefazione) in Ho-oponopono – Tutte le strade portano all’Amore