“Quale operaia di questa grande causa, non devi sviluppare attaccamento per nessuno. Sappi riconoscere in ognuno ciò che vi è di divino, di terreno, di demoniaco: non amare la persona, ma, in essa, ama il divino, tollera il terrestre ed evita il demoniaco. Se la tua missione lo richiede, devi poter abbandonare l’essere più caro senza alcuna esitazione, perchè devi sempre ricordarti che ciò che è degno di amore in lui è Dio e non la persona. La persona è solo uno strumento di manifestazione di Dio. Puoi trovare ed amare le stesse manifestazioni in altre persone; ama Dio in ogni essere, e non proverai attaccamento per nessuno. Ma che questo non si trasformi in “insensibilità”, “indifferenza” verso il tuo prossimo.
Tuttavia, devi restare fedele per la vita e per la morte a tutti coloro in cui hai riconosciuto la manifestazione divina. Ama i tuoi maestri e coloro che partecipano alla causa divina poichè in essi hai riconosciuto Dio, sei fedele a Dio attraverso di loro, giacchè ami la loro persona quale strumento divino. Così, il rispetto e la lealtà che dimostri verso i tuoi maestri e verso i tuoi collaboratori non si trasformeranno più in adorazione nè in un “culto della personalità”.
Elisabeth Haich Iniziazione: memorie di un’Egizia.