Preghiera degli animali all’uomo

“O uomo, fratello nostro maggiore, fratello che sali per la medesima scala! Noi tutti non siamo che granelli nel grande Cosmo.

L’ascesa è sempre difficile e lenta; non ci opprimere con la crudeltà e con le incessanti fatiche, sè che non possiamo mai alzare gli occhi stanchi alle stelle.

Possa il sentimento dell’origine comune farti comprendere che anche noi come te sentiamo la fame, la sete, le sofferenze, la disperazione per la perdita di un essere amato…

Concedici di gioire, come fai tu, degli innumerevoli piaceri del mondo fisico, dell’aria, del sole, dei freschi ruscelli, dei prati e dei boschi.

Dacci, ti preghiamo, le condizioni necessarie perchè i nostri organi possano funzionare in salute. Ci sia permesso di raccogliere nella vecchiaia la ricompensa della mitezza e dell’umile spirito di servizio che ti abbiamo dimostrato.

Ci sia specialmente risparmiata, se possibile, l’agonia della separazione da coloro presso cui siamo sempre vissuti e quando saremo troppo vecchi e malati, concedici un trapasso rapido e senza dolore, come lo vorresti per te e per i tuoi cari.

Noi accettiamo di dividere i tuoi gravi pesi e volentieri svolgiamo la nostra parte, purchè tu ci dia cibo adeguato e condizioni adatte di servizio e di riposo, affinchè possiamo tornare ogni giorno al nostro lavoro con rinnovato vigore.

Parlaci talvolta, concedici la tua compagnia, comprendendo che, per partecipare alla tua vita, siamo stati privati della compagnia dei nostri simili: allevia così la sofferenza della nostra solitudine.

Incoraggiaci a sviluppare pienamente la nostra intelligenza, avendo la pazienza necessaria per guidarci e istruirci, affinchè possiamo salire sempre più in alto sulla scala dell’evoluzione come lo desideri per te.

Ascolta questa nostra preghiera silenziosa che sale a te, fratello Uomo, dalle ombre dei mattatoi, dalle crudeli trappole che lacerano la bocca, dagli impenetrabili orrori dei laboratori e dalle tenebre delle miniere, da tutti i luoghi del mondo dove noi prendiamo parte con te all’arduo travaglio dell’esistenza.

E possano allora i ringraziamenti e le benedizioni di innumerevoli moltitudini di creature piccole  e grandi della terra, del mare e del cielo, aleggiare sui tuoi sonni ed attenderti nell’ora in cui metterai piede sulla nostra soglia che ti condurrà all’ignoto futuro.

Ti chiediamo tutto ciò nel nome della misericordia, della pietà, della pace, dell’amore e della giustizia e della rettitudine”

Tratto dalla rivista “Il Loto Bianco” di Giuseppe Filipponio

Un incarico sacro

“Nascere uomo su questa terra è un incarico sacro. Abbiamo una responsabilità sacra,
dovuta a questo dono eccezionale che ci è stato fatto, ben al di sopra del dono meraviglioso che è la vita delle piante, dei pesci, dei boschi, degli uccelli e di tutte le creature che vivono sulla terra.
Noi siamo in grado di prenderci cura di loro.”

Shenandoah (Onondaga)

L’irripetibilità degli animali

“Ci piaccia o no, prima o poi dovremo accettare che gli animali non sono oggetti, né macchine, né un ammasso di istinti e riflessi; che ciascuno di loro è un individuo irripetibile e distinto dagli altri della propria specie, esattamente come siamo irripetibili e distinti noi esseri umani; che non si possono vendere né comprare, che non si possono uccidere per sport né con pretesti scientifici né per mangiarli, e che ucciderli è un atto crudele che finisce per sottrarre valore alla vita umana; che non sono strumenti dei nostri desideri né della nostra volontà; che possono provare piacere, dolore, felicità e tristezza come qualunque essere umano, e che hanno un’anima, una coscienza o come la volete chiamare”.

Fernando Vallejo