“Cè un incontro di cui non rammento il giorno,
un viso di fuoco
una tempesta cosmica
che si aprono dinnanzi ai miei occhi:
era Futuro.”
Irene
“Cè un incontro di cui non rammento il giorno,
un viso di fuoco
una tempesta cosmica
che si aprono dinnanzi ai miei occhi:
era Futuro.”
Irene
e non è strano che il futuro, la parola futuro, ma anche la personificazione di questa parola o voce del verbo, suggerisca qualcosa di remoto?
No, non lo è visto che tutto avviene Ora, nell’istante remoto/presente/futuro…
Splendido…
Nico
Grazie Nico!
L’ha ribloggato su LE PORTE DELLA PERCEZIONE: Blog di Irene Belloni.